“Theo, 9 anni, era nella sua stanza di ospedale con il letto accanto alla finestra e nei suoi occhi c’era preoccupazione: “quando torna la mamma?”, continuava a chiedermi mentre l’ansia cominciava a farsi largo.

La sua mamma, era impegnata per una commissione in ospedale e tardava a rientrare. Così ho cercato di distrarre Theo e gli ho proposto di giocare; lui si è fatto coccolare un po’, si è fatto mettere i calzini e le ciabatte, e l’ho portato in sala giochi.

Abbiamo giocato, facendo volare il tempo più che mai. Quando la mamma di Theo è tornata, ci ha trovati impegnati in una partita a Dobble, lui rideva per la concitazione del gioco e la preoccupazione era sparita”

A.M. volontario ABIO dal 2013

La nostra presenza, l’ascolto, e piccole cose come una carezza e un gioco a carte, possono fare la differenza per un bambino e la sua famiglia.

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PS: Vuoi sapere cos’è dobble? 🙂