sei pronto per l’avventura più bella?

Tutti i più grandi, fra filosofi, pensatori, poeti e guide spirituali, e accanto a loro tutti i più grandi compagni della vita quotidiana fra mamme, amici veri o volenterosi cittadini, sono concordi nel dire che la cosa più bella è donare.

Non c’è niente che dia una sensazione di pienezza e compiutezza maggiore come dare il proprio tempo per dedicarsi agli altri. Certo, spesso il donare – e il donarsi – costa fatica, è sacrificio, necessita di studio e preparazione. Donare il proprio tempo, è come lanciarsi in un’avventura: ci saranno momenti faticosi, oppure tristi; delusioni e battaglie.

Ma il compenso sarà enorme, il sorriso dei bambini e dei ragazzi di cui ti prenderai cura ti riempirà di luce e quando proverai quella sensazione, non ne potrai più fare a meno. Ed è per questo che sarà l’avventura più bella. Scegli di viverla insieme a noi, accanto ai bambini e i ragazzi in ospedale.

i requisiti

la formazione

la parte teorica: la formazione di base

La formazione di base si articola su diversi incontri. C’è una fase propedeutica e informativa, dove l’aspirante volontario viene informato approfonditamente sulla nostra Associazione e sull’impegno richiesto. Viene invitato a riflettere sulla sua scelta di entrare in servizio e sui momenti che potranno caratterizzare la sua vita in reparto. Questa fase è necessariamente selettiva: molti aspiranti volontari si accorgono che non possono far fronte agli impegni di tempo ed emotivi richiesti, solo 1 volontario su 4 si impegna stabilmente nel volontariato alla fine del corso. Ci sono poi incontri di formazione in aula dove affrontiamo lezioni sugli aspetti igienico-sanitari e comportamentali, sull’importanza del gioco in ospedale, e infine affrontiamo un seminario psicologico/motivazionale. L’obiettivo di questa parte iniziale della formazione è sollecitare il nuovo volontario a riflessioni sulla propria possibilità di entrare in un contesto per lui nuovo, con soddisfazione per sè e per tutti coloro a cui il suo servizio si rivolgerà: bambini, ragazzi e loro famiglie.

la parte pratica: il tirocinio

Il tirocinio consiste nel vivere il reparto nella pratica quotidiana, affiancati da un volontario già attivo ed esperto. Il monitoraggio dell’aspirante volontario è parte integrante del percorso formativo e ha l’obiettivo di guidare il nuovo volontario sul campo, nella concretezza degli avvenimenti di reparto, e contemporaneamente offre spunti di valutazione reciproca. Il tirocinio dura circa 6 mesi.

migliorarsi sempre: la formazione permanente

La formazione permanente persegue l’aggiornamento continuo dei volontari durante tutta la loro vita in Associazione. Nessuno può dirsi “arrivato” e ogni volontario, anche con maggiore esperienza, è tenuto a seguire le lezioni e i corsi ideati nell’ambito della formazione permanente. Caratteristica peculiare e piacevole della formazione permanente, è la programmazione ideata sulla base delle esigenze specifiche di ABIO Bergamo, in relazione ai bisogni emersi fra i volontari stessi e legati alla situazione specifica in cui operano. La formazione permanente contribuisce alla rimotivazione dei volontari e a promuovere una crescente coesione di gruppo, nell’ottica di un servizio più attento e professionale. I temi possono riferirsi alla vita di reparto (lezioni di carattere sanitario, lezioni su ambienti e situazioni particolari – come la Terapia Intensiva o particolari categorie di pazienti), oppure alle attività specifiche del volontario (lezioni su ascolto e comunicazione, laboratori su attività ludiche, incontri di approfondimento e confronto sul proprio ruolo), oppure ancora si riferiscono ad argomenti specifici sollecitati di volta in volta dai volontari stessi.

Regina Sironi, mancata nel 2014, è stata per lungo tempo anima del movimento ABIO. Donna determinata e pratica, ci dava l’esempio di una lungimirante visione del ruolo di ABIO nelle pediatrie di tutta Italia. In questo filmato parla della formazione, della sua importanza e dei risvolti pratici nella vita di ogni volontario. E’ nel solco di questa concretezza che ABIO Bergamo si adopera per mantenere alta la qualità del proprio servizio. 

obiettivi, qualità, crescita

La formazione ABIO è frutto dell’esperienza condivisa dai responsabili di settore a livello nazionale. Siamo convinti che il volontario possa essere veramente utile e svolgere al meglio il suo compito, soltanto se profondamente consapevole del suo ruolo, dei suoi compiti e delle sue possibilità. La formazione si articola in 4 aree e accompagna nel tempo tutti i volontari in servizio.

area del sè

area del comportamento

area della relazione

area della professione

consapevolezza

empatia

servizio

qualità

relazione

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gioco

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motivazione

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omogeneità

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cultura

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limiti

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gruppo

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informazione

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ruolo

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crescita

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sentimenti

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verifica

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sei hai letto fino a qui…

… avrai capito che i requisiti per diventare volontario sono numerosi, e l’impegno è serio. La formazione è articolata e lunga. Ma questi in fondo sono gli strumenti che aiutano i nostri volontari ad entrare in servizio nei propri turni con serenità. E grazie a questa serenità interpretare il proprio ruolo con la propria personalità, la propria fantasia e la personale voglia di dare. Questi sono i nostri strumenti razionali, per fare volontariato con il cuore.
informativa trattamento dati per aspiranti volontari

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